#7 Le mie Branding Predictions per il 2025
Pronti ad affrontare un nuovo anno? Vediamo insieme come dovrebbero comportarsi i brand per stare al passo con i tempi (e con le persone)?
Viviamo in tempi strani, difficili da definire con precisione.
La stranezza che percepisco osservando il mondo intorno a me è una sorta di paradosso costante, un intreccio di contraddizioni che siamo chiamati ad accettare ed abbracciare. Queste contraddizioni sono ovunque.
Penso che l’attuale "epoca della complessità" traccia un panorama antropologico inedito, caratterizzato da forti ambivalenze. Questo scenario frammenta l’esperienza umana, lasciandoci in balia del disorientamento e dell’incertezza.
Ma cosa intendiamo per “frammentazione”?
Oggi molte persone vivono senza opporsi a comportamenti o orientamenti che sono palesemente in contrasto tra loro, creando così delle contraddizioni esistenziali. Questo rende difficile costruire una vita intesa come un’unità coerente, un tutto significativo.
Quando ho iniziato a lavorare nel marketing, il concetto di autenticità era il pilastro delle mie strategie: autenticità nella comunicazione, nel dialogo con i clienti, nelle immagini. Ma oggi credo che il termine più adatto da utilizzare sia "post-autenticità".
Le contraddizioni che ci pervadono ci appaiono strane solo perché per anni ci siamo irrigiditi in schemi culturali ordinati, ignorando che ogni individuo è un mosaico di sfaccettature, talvolta opposte tra loro. Eppure, è proprio in questa moltitudine che risiede il significato di ognuno di noi. Ed è proprio in questa stranezza che possiamo scoprire la bellezza.
Come possiamo quindi trasformare questa stranezza in opportunità?
Credo che la consapevolezza delle contraddizioni che ci circondano sia la chiave per interpretare il futuro.
Nel marketing, ad esempio, stiamo ridefinendo le regole dell’esperienza d’acquisto attraverso un approccio tecnologico, sociale e, perché no, anche un po’ imprevedibile. Questo richiede ai brand un nuovo impegno: ripensare al customer journey animandolo di valori, emozioni e connessioni che vanno oltre il prodotto.
Dobbiamo adottare una visione 360° del funnel. Il focus nel 2025 sarà creare un’esperienza sempre più omnicanale coerente su tutti i canali, garantendo transizioni fluide e una continuità di contesto.
Alla luce di queste riflessioni, ho individuato 5 trend che, a mio avviso, domineranno il prossimo anno e oltre:
Più occasioni per connettersi con la community
Le persone non vogliono più relazionarsi con brand freddi e distaccati: cercano esperienze autentiche, significative e che le facciano sentire parte di qualcosa di più grande e coinvolgente.
Per i brand è sempre più cruciale ripensare al proprio modo di raggiungere nuovi clienti e fidelizzare quelli attuali.
Ecco perché credo che nei prossimi anni bisognerà ripensare al modo per entrare entrare nei contesti reali in cui vivono i propri clienti ideali e progettare iniziative community-oriented. I brand devono diventare sempre più promotori a catalizzatori di relazioni, creando momenti di scambio che costruiscano un senso di appartenenza autentico.
Le community non sono un target da raggiungere, ma partner con cui co-creare esperienze che rafforzino il legame reciproco.
Investire nella connessione con la community significa organizzare eventi, sia online che offline, che stimolino interazioni reali; alimentare conversazioni sui social media e creare piattaforme che favoriscano la partecipazione attiva. Non si tratta solo di promuovere prodotti, ma di generare valore condiviso, trasformando il brand in un punto di riferimento che ispira e unisce.
Ritorno all’offline
Dopo la corsa al digitale avvenuta in seguito alla pandemia, percepisco un ritorno all’offline sempre più forte. Le persone richiedono sempre più prepotentemente un livello di connessione emotiva impossibile da replicare online. Eventi, workshop e incontri fisici permettono alle persone di vivere il brand, non solo di conoscerlo e di instaurare relazioni autentiche sia con il marchio che con la community.
Organizzare esperienze offline non significa abbandonare il digitale, ma integrarlo per amplificarne l’impatto.
Non penso che il ritorno all’offline vada visto come un’emozione nostalgica verso il passato, ma una strategia per rispondere a un bisogno sempre più diffuso: quello di ritrovare esperienze reali e relazioni autentiche.
Meno prodotto → Più entertainment
Questo è un pillar fondamentale nella definizione di ogni mia strategia: basta comunicazioni product-centric!
Le persone non vogliono essere sommerse da offerte e messaggi promozionali: desiderano essere intrattenute, coinvolte, ispirate… e visto che le persone sono il target ultimo a cui dovremmo rivolgerci, trovare un canale comunicativo bidirezionale valoriale per il brand e per le persone stesse, è fondamentale!
Oggi, il successo di un brand non si misura più solo nella qualità dei prodotti (dove le caratteristiche funzionali vengono date sempre più per scontate), ma nella capacità di creare modi per intrattenere e coinvolgere il proprio pubblico.
Lo si può fare individuando format social intrattenitivi e scalabili o idee phygital innovativi ed originale.
Dai contenuti social alle campagne pubblicitarie, fino agli eventi, l’obiettivo è creare storie che emozionino e che spingano le persone a voler far parte di quell’universo.
Il prodotto passa in secondo piano, diventando il naturale prolungamento di un’esperienza che intrattiene, cattura e fidelizza.
Comprensione del Messy Middle Funnel
Il percorso d'acquisto non è più lineare come suggerito dai modelli tradizionali, ma un intreccio complesso di momenti di esplorazione e valutazione, conosciuto come "Messy Middle". In questa fase, i consumatori alternano ricerche approfondite, confronti e decisioni dettate da emozioni e razionalità, spostandosi continuamente tra diverse fonti di informazione.
Il modello AARRR (Acquisition, Activation, Retention, Revenue, Referral) offre una struttura chiara per guidare i clienti lungo il percorso di conversione, ma con l'evoluzione del comportamento dei consumatori, questo schema ha mostrato i suoi limiti. Oggi, il Messy Middle rappresenta un'interruzione di questo flusso lineare, poiché gli utenti tornano più volte alla fase di valutazione ed esplorazione prima di completare un acquisto.
Il passaggio dal funnel AARRR al Messy Middle non è una negazione dei principi tradizionali, ma una loro evoluzione: la chiave è adattarsi alla complessità, mantenendo il cliente al centro e offrendo un supporto costante e mirato lungo l’intero percorso decisionale.
Sì a format scalabili, riconoscibili e distintivi (ma strategicamente gestibili)
New Martina.
Con Mollica o Senza.
Amabile.
Label Rose.
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Vi dicono nulla questi nomi? In un panorama competitivo e in continua evoluzione, i format rappresentano un potente strumento per consolidare l’identità di un brand. Tuttavia, è essenziale bilanciare creatività e praticità: un format deve essere scalabile per adattarsi a diverse piattaforme e mercati, riconoscibile per rafforzare la brand awareness e distintivo per emergere rispetto ai competitor.
La chiave è creare format che non siano solo memorabili, ma anche strategicamente gestibili, ovvero modulari, replicabili ed efficienti.
Questo permette di mantenere coerenza visiva e narrativa, applicarli su diversi canali senza perdere efficacia o identità e garantire continuità.
Un format di successo non si limita a catturare l’attenzione, ma diventa uno strumento strategico che consente al brand di evolversi e rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato. La gestione efficace di questi format permette di massimizzarne il potenziale, trasformandoli in asset duraturi e capaci di generare valore nel tempo.
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Ovviamente i Pinterest Predicts per il 2025 non potete perderli. Lasciatevi ispirare dalle prossime tendenze condivise da Pinterest.
E sempre parlando di Report Social non posso non consigliarvi il Report condiviso da We Are Social sui principali trend di comportamento delle persone che orienteranno la comunicazione dei brand nel 2025.
Ehyyyyy è arrivato Grok anche in Italia ed è GRATIS!!! Se avete un account su X provate le sue indiscutibili doti come generatore di immagini per creare foto super qualitative, davvero se gli date in pasto il giusto prompt escono fuori dei contenuti pazzeschi.
Infine, se ancora non lo avete fatto (ma immagino proprio di sì), vi consiglio di iscrivervi alla newsletter del mio amico Aliotta che offre sempre spunti suuuper utili sul tema Growth e Marketing
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Per oggi è tutto! Ci sentiamo presto ❤️